la percezione

Che cos’è la percezione?

Percepire significa rendersi conto dell'esistenza di qualcosa, avvertire

Percezione processo psichico complesso che elabora e interpreta le informazioni            sensoriali organizzandole






PRIMA LA PERCEZIONE

La percezione è preceduta dalla sensazione, cioè la registrazione immediata, inconsapevole e non elaborata di dati dalla stimolazione di uno dei nostri cinque sensi.

CARATTERISTICHE SENSAZIONI:

Gli esseri umani percepiscono in modo molto limitato gli stimoli rispetto agli altri animali.

La sensazione è SPECIE-SPECIFICA ogni specie in base al suoi recettori sensoriali percepisce degli stimoli

Il funzionamento della nostra percezione prevede REGOLE e LIMITI:

• Ognuno dei nostri cinque sensi può cogliere solo gli stimoli per cui è preposto: all'interno dei corrispondenti apparati biologici dove avviene la trasduzione

• Qualsiasi stimolo fisico deve raggiungere un livello minimo per essere colto

Esso viene chiamato SOGLIA ASSOLUTA, cioè Il limite al di sotto del quale lo stimolo non viene avvertito, esiste anche la SOGLIA DIFFERENZIALE, cioè la differenza è minima di intensità tra due stimoli affinché vengano distinti

La soglia della sensazione dipende dal livello di attività del nostro cervello

IL PROCESSO PERCETTIVO: gli stimoli vengono elaborati e interpretati grazie alla percezione.

Grazie alla percezione possiamo interagire con la realtà.

Il processo percettivo elabora i dati che arrivano attraverso i sensi. Tale processo comprende le capacità di:

UNIFICAZiONE permette di avere una percezione unitaria della realtà circostante anche se

gli stimoli sono molteplici

INTERPRETAZIONE assicura di poterci interfacciare correttamente con la realtà

Le teorie classiche sulla percezione

La TEORIA EMPIRISTICA di von Helmholtz:

Esso fu uno dei primi studiosi ad occuparsi della percezione. Hermann von Helmholtz formulò la “teoria empiristica“.

Secondo von Helmholtz la percezione della realtà è resa possibile grazie all’esperienza→ sulla base delle nostre conoscenze pregresse vengono poi associate tra di loro e integrate.

Secondo questa teoria le percezioni sono ipotesi, esse vengono chiamate da von Helmholtz inferenze inconsce. I nostri processi mentali rivestono un ruolo fondamentale.

Le nostre percezioni non sono mai assolutamente certe, dunque il mondo reale e il mondo percepito non sempre corrispondono.

La teoria della Gestalt

La Gestalt è una corrente psicologica nata nella prima metà del novecento in Germania, gli interessi principali furono indagare il funzionamento dei processi percettivi degli umani e scoprire quali regole gli governino.

Gli esponenti della Gestalt furono Max Wertheimer, Kurt Koffka e Wolfgang Köhler.

La parola Gestalt significa “forma“. L’idea si può riassumere in una frase : “il tutto è diverso dalla somma delle singole parti”.

Secondo la Gestalt è la mente umana che conferisce una forma unitaria di diversi stimoli.

Le leggi percettive:

Le leggi percettive guidano la nostra percezione visiva e sono innate.

-legge della vicinanza è la tendenza a raggruppare in un unico stimolo percettivo elementi

visivi che appaiono tra loro vicini

-legge della somiglianza è la tendenza a raggruppare in un unico stimolo percettivo

elementi visivi simili tra loro


-legge della chiusura e la tendenza a unire elementi vicini tra loro percependoli come figure

chiuse con confini, ignorando le eventuali interruzioni

-legge del destino comune è la tendenza a cogliere come parti di un unico stimolo percettivo

elementi che si muovono in modo simile o in opposizione con

altri


-legge della “buona forma” è la tendenza ad attribuire a ciò che vediamo caratteristiche di uniformità, semplicità e simmetria

-leggi dell’esperienza passata l’esperienza passata influenza e modella la nostra percezione dello stimolo visivo, infatti tendiamo a collegare elementi che secondo la nostra esperienza sono o tendono a essere associati tra loro.


Grazie a queste leggi la nostra capacità percettiva organizza i dati nella nostra mente, per farci capire cosa stiamo osservando.

I fattori strutturanti

Noi riusciamo a distinguere la realtà esterna e gli oggetti che ci circondano perché la nostra mente è chiamata a prendere una “decisione “ in base alle informazioni che le fornisce il sistema percettivo. Tale decisione è resa possibile da alcuni fattori strutturanti come:

-L’organizzazione figura-sfondo cioè quando il nostro sistema percettivo è in grado di

distinguere tra figura sfondo.

-Costanza della grandezza il nostro sistema percettivo mantiene costante la grandezza di un

oggetto rispetto agli elementi circostanti anche se viene

allontanato o avvicinato

-Costanza della forma il nostro sistema percettivo è in grado di mantenere costante la forma

degli oggetti percepiti anche se cambia l’angolo di visuale


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