le teorie più recenti sulla percezione

 LA TEORIA ECOLOGICA DI GIBSON:


James J. Gibson (1904-1979) è un importante psicologo del XX secolo nel campo della percezione.



Nel 1979 sviluppò la TEORIA ECOLOGICA DELLA PERCEZIONE, chiamato così perché il processo percettivo è strettamente legato all'ambiente/contesto in cui esso avviene.

Secondo lui, le informazioni che noi percepiamo sono già presenti nello stimolo che ci arriva dall'ambiente circostante. 

Da lui viene chiamata AFFORDANCE: → un "invito" all'utilizzo.

                                                                       → concetto diretto

"Concetto diretto" perchè basta guardare per sapere cosa si deve fare e non servono istruzioni o etichette per farcelo capire. Secondo questa teoria la percezione è un processo:


  1. PASSIVO:   il soggetto deve cogliere le informazioni;

  2. DIRETTO: -le informazioni percettive sono presenti nell'ambiente                    

                    -non necessitano di elaborazione.

NEW LOOK PERCEPTION:

  • corrente di pensiero;

  • negli Stati Uniti;

  • a partire dal 1950;

  • "uno sguardo nuovo sulla percezione".

Concepisce la percezione visiva come un'attività complessa e influenzata da qualità individuali e variabili del soggetto.

Jerome Bruner (1915-2016) sottolinea l'importanza:

                             dei bisogni

                             delle aspettative degli elementi che influenzano il processo  

                                 percettivo (non lo interpretiamo sempre uguale a tutti)

                             delle motivazioni


Secondo tale processo la percezione è:

 ATTIVA: i bisogni e le aspettative del soggetto agiscono sulla percezione

 INDIRETTA: gli stimoli visivi esterni sono mediati dai fattori personali.



LE ILLUSIONI PERCETTIVE


Di solito, il nostro cervello interpreta in modo corretto le informazioni che riceve dai sensi, ma a volte può essere ingannato. Questo accade con le illusioni percettive, che ci fanno vedere la realtà in modo distorto.


Un esempio è l’illusione di Müller-Lyer: due linee della stessa lunghezza possono sembrarci diverse a seconda della forma delle frecce alle estremità. Se le frecce hanno angoli ottusi (aperti), la linea sembra più corta; se hanno angoli acuti (chiusi), la linea sembra più lunga.


L’invenzione della prospettiva


La prospettiva è una tecnica che permette di rappresentare la profondità in un disegno o in un dipinto. È stata sviluppata nel Quattrocento, soprattutto grazie all’architetto Filippo Brunelleschi. Il metodo prospettico si basa su un punto centrale, detto punto di fuga, verso cui convergono linee immaginarie.

La prospettiva | ANTONIO DE LISA OFFICIAL SITE

Un esempio è l’affresco di Pietro Perugino, in cui si vede chiaramente come gli oggetti lontani appaiano più piccoli, proprio come li percepisce l’occhio umano nella realtà.

Consegna delle chiavi (Perugino) - Wikipedia


Droghe e percezione: l’LSD

Alcune sostanze, come l’LSD, possono alterare la percezione della realtà e provocare allucinazioni. 

Questo acido, creato in laboratorio all’inizio del Novecento, è un potente allucinogeno. 

Chi lo assume può : -perdere il senso del tempo 

                                     -e vedere le distanze in modo sbagliato. 

Questo può essere molto pericoloso: alcune persone, credendo di poter volare o non rendendosi conto del pericolo, hanno avuto incidenti gravi o mortali.


L’illusione della stanza di Ames


La stanza di Ames è costruita in modo da ingannare il nostro cervello sulla sua forma e sulle dimensioni degli oggetti al suo interno. 

A prima vista, la stanza sembra normale, ma in realtà ha una forma distorta: un angolo è molto più lontano dell’altro e il soffitto è inclinato.


Stanza di Ames - Wikipedia

PERCEZIONE: Questa struttura fa sì che una persona in un angolo sembri enorme e un’altra sembri minuscola. Il nostro cervello interpreta la stanza come se fosse regolare, e per questo l’illusione funziona.

La stanza di Ames - Anamorphosis


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